Il CBD, cioè la sostanza vegetale versatile della canapa alimentare sta rimettendo in discussione il mondo dell’anti-aging. I prodotti anti-aging Premium con cannabidiolo sono l‘ultima e più promettente tendenza dall’America. Il CBD è conosciuto già a lungo per le sue proprietà lenitive e rigenerative sulla pelle irritata, ma ha anche effetti di rigenerazione cellulare e di ringiovanimento della pelle.

Valutazione:
(2)
  • Sollievo per la pelle problematica e secca
  • Con ingredienti naturali
  • Per il ristabilimento della barriera cutanea normale
  • Cura speciale per la pelle sensibile, incline al rossore
50 ml
22,90 €

Come e perché viene ottentuto il CBD?

Il cannabidiolo (CBD) è una sostanza vegetale pianta di canapa (Cannabis). A differenza del THC, il CBD non è psicoattivo e non crea assuefazione. Può essere usato in modo versatile dal punto di vista medico, quasi senza effetti collaterali. Come ingrediente nei cosmetici, il CBD sta riscuotendo molto successo negli ultimi anni, in quanto contribuisce al mantenimento della pelle rassodata, povera di rughe e vitale. Inoltre, può fermare i cosiddetti processi inflammaging ed è quindi un’efficace possibilità per contrastare l’invecchiamento precoce della pelle.

Allora la canapa, o meglio, il cannabidiolo (CBD) può essere usato nella cosmesi in modo topico (esterno) in quanto viene applicato per via transdermica attraverso la pelle [1].

Nell’industria cosmetica si utilizza principalmente la canapa industriale coltivata biologicamente. Dopo l’estrazione dello stadio iniziale del CBDA (acido cannabidiolico), viene trasformato nella forma efficace e attiva del CBD applicando il calore. Inoltre, può esser utilizzato il cannabidiolo particolarmente puro o ipoallergenico, prodotto sinteticamente. Questa sostanza pura è particolarmente efficace. Oltre all’olio di semi di canapa, altri oli vegetali sono spesso usati come olio vettore per il CBD. Soprattutto l’olio di semi di canapa completa idealmente il CBD nella sua modalità d’azione.

A seconda degli altri ingredienti vegetali combinati con il CBD, può fare effetti diversi. Combinazioni ideali sono il CBD e gli estratti di uva, la lattuga di mare, i semi di fieno greco, la rosa canina, l’aloe vera, la calendula, il rosmarino, gli estratti di radici di liquirizia, la lavanda, il bisabololo o anche il dexpantenolo, la vitamina E e l’acido ialuronico. A seconda dell’indicazione e dell’effetto desiderato, sono adatti diversi prodotti, per quanto il complesso di ingredienti e il contenuto del cannabidiolo attivo sia il fattore decisivo.

Il CBD per la cura della pelle: quali effetti ha?

L’olio di semi di canapa contiene molti acidi grassi essenziali e insaturi. Uno degli acidi grassi, il cosiddetto acido gamma-linolenico, ha un’alta capacità di legare l’acqua, in modo che idrata ulteriormente la pelle e leviga le rughe. L’olio di semi di canapa è anche un buon vettore per il cannabidiolo. Applicato sulla pelle regola il sistema endocannabinoide della pelle stessa attraverso specifici recettori CBD, che poi rafforza il sistema immunitario della pelle, ferma i processi di inflammaging e stimola gli effetti di rinnovamento cellulare. Il CBD può anche regolare l’attività delle ghiandole sebacee e nutrire muscoli e nervi.

Allo stesso tempo il CBD rafforza la funzione protettiva della pelle, rendendola più resistente ai batteri e alle tossine dell’ambiente. Aumenta anche la produzione di cellule della pelle.

I prodotti cosmetici CBD con un alto contenuto di CBD possono essere usati con successo per la cura di malattie della pelle come la dermatite atopica, la psoriasi o l'acne Per esempio, in uno studio del Journal of Clinical Investigation, i ricercatori hanno scoperto che il CBD può essere un agente terapeutico promettente per il trattamento dell’acne vulgaris grazie ai suoi effetti combinati lipostatici, antiproliferativi e antinfiammatori [2]. Allo stesso modo, un altro studio evidenzia la relazione tra psoriarsi e dermatite atopica come anche le proprietà antinfiammatorie del cannabidiolo [3].

In fin dei conti gli effetti antiossidanti del CBD contribuiscono anche alla salute della pelle e al rallentamento dell’invecchiamento cutaneo.

Il CBD nei cosmetici

Grazie al suo effetto rassodante sulla pelle, il CBD sta diventando sempre più popolare come agente efficace per l'anti-aging. Applicato sulla pelle, in forma di unguenti, balsami, oli o lozioni, la pelle secca, sensibile, impura o irritata può approfittare delle proprietà positive del CBD.

Grazie alla sua eccellente compatibilità e al favorevole valore pH, la sostanza vegetale è adatta a tutti i tipi di pelle.

Considerando queste proprietà salutari e lenitive, il CBD fa spesso anche parte della medicina ortomolecolare (OM) per quanto viene assunto (per via) orale come olio di CBD. La medicina ortomolecolare si riferisce a una forma di terapia della malattia con la quale vengono forniti al corpo, a seconda dei disturbi, alcuni micronutrienti determinati e non estranei (minerali, vitamine, oligoelementi, acidi grassi, aminoacidi ecc.).

Cosmetici naturali e biologici: ci sono dei regolamenti?

Chiunque voglia informarsi sui cosmetici naturali si ritrova rapidamente in una giungla di dichiarazioni diversi.

Visto che i due termini “cosmesi naturale” e “biocosmesi” non sono protetti legalmente causano una moltitudine di dichiarazioni diversi che sono ingannevoli per il consumatore.

Sostanzialmente, per tutti i cosmetici naturali vale la stessa cosa: devono essere fabbricati a basso impatto ambientale. Questo include la produzione di materie prime, l’intero processo di produzione, l’imballaggio e infine la degradazione del prodotto.

Le particelle microplastiche (polietilene) e i filmogeni (per esempio EDTA, siliconi) sono quindi altrettanto inaccettabili quanto un consumo d’acqua inutilmente elevato.

Per definizioni più precise e ulteriori criteri, sono stati sviluppati vari sigilli di qualità. Di una cosa si può essere certi: „la biocosmesi“ rappresenta il più alto livello di qualità dei cosmetici naturali.

Cosa c’è dietro il singolo prodotto?

I sigilli di qualità

I sigilli possono essere considerati un indicatore per poter distinguere tra i vari prodotti cosmetici intitolati biologici. Le aziende che danno importanza alla trasparenza e all’autocontrollo volontario stampano i corrispondenti sigilli ben visibili sulla confezione dei loro prodotti. In questo modo, l’acquirente riconosce le proprietà rilevanti del prodotto cosmetico a prima vista.

Tale sigillo tiene conto in particolare delle seguenti caratteristiche del prodotto:

  • Il contenuto di materie prime vegetali, animali e minerali
  • Il contenuto e le proprietà di altre sostanze (per esempio, prodotti chimici sintetici)
  • Il contenuto di ingredienti coltivati biologicamente, qualità biologica
  • Il processo di produzione
  • Il processo di conservazione
  • La sperimentazione animale

Inoltre, a seconda dell’etichetta, una certa percentuale minima di tutti gli altri prodotti della stessa serie di cura e della stessa azienda deve soddisfare gli stessi criteri.

I sigilli più noti per i cosmetici naturali sono il sigillo BDIH (Associazione federale delle imprese industriali e commerciali per prodotti farmaceutici, prodotti salutari, integratori alimentari e cosmetici) e il sigillo NATRUE sviluppato dai produttori di cosmetici naturali.

Altri editori di marchi di qualità sono per esempio Ecogea, Ecocert, Demeter, ICEA e Soil Association.

Si consiglia di essere attenti alle “autocertificazioni” del produttore. I loro criteri possono essere molto diversi da quelli degli organismi di certificazione indipendenti. Pertanto, il consumatore dovrebbe conoscere e riconoscere le etichette più note e rispettabili.

Livelli di qualità della cosmesi naturale all’esempio di Ecogea [4]

I prodotti cosmetici CBD VITAL sono certificati con il più alto livello „Organic – Cosmetici biologici e naturali!

"Naturale", "seminaturale", "natural-identico": le differenze

Gli ingredienti dei cosmetici naturali e biologici si dividono nelle seguenti categorie:

  • Sostanze naturali: ottenute direttamente dalla natura. L’estrazione avviene esclusivamente con processi fisici.
  • Sostanze seminaturali: sono ottenute dalla natura, ma successivamente elaborate con processi chimici. Possono essere usate soltanto se non esiste una sostanza naturale alternativa.
  • Sostanze natural-identiche: prodotte chimicamente; il prodotto finale corrisponde a una sostanza presente in natura. Tali ingredienti possono essere usati soltanto se la loro estrazione naturale non è possibile (in misura sufficiente).

Ingredienti popolari

Gli oli vegetali sono fra l’altro molto comuni come ingredienti nei cosmetici naturali: Gli acidi grassi contenuti curano la pelle, rafforzano la sua barriera protettiva naturale e aumentano la sua capacità di legare l’acqua. Inoltre, gli oli vegetali contengono preziose sostanze vegetali secondarie.

Altre sostanze sono per esempio acqua di fiori, estratti vegetali, gel di aloe vera, oli essenziali e cere, ma anche acido ialuronico biofermentato.

Cosmesi naturali: Le diverse graduazioni

Cosmetici naturali

I sigilli della "cosmesi naturale" come BDIH e NATRUE e l’etichetta naturale di Ecogea richiedono che il prodotto corrispondente sia privo di filtri UV sintetici così come di coloranti e profumi, sostanze ormonalmente attive, conservanti, siliconi, tensioattivi, emulsionanti, paraffine, ingredienti a base di petrolio, microplastiche a base di olio minerale e nanomateriali.

Fanno eccezione alcune sostanze natural-identiche per le quali non è stata (ancora) trovata un’alternativa naturale. Questi includono acido benzoico, acido sorbico, lecitina, tocoferolo e acido salicilico. Tali ingredienti devono essere chiaramente indicati sulla confezione.

Il prodotto deve avere una percentuale minima di ingredienti naturali, di solito tra il 15% e il 30%, per il sigillo Ecogea anche il 75%. Al massimo gli ingredienti dovrebbero essere trattati con metodi fisici, microbiologici e enzimatici. Nel caso dei minerali e degli ingredienti di origine minerale, sono permesse reazioni chimiche semplici per la lavorazione.

I processi chimici devono essere eseguiti secondo la “Green Chemistry”: Ciò significa che i prodotti risultanti devono essere biodegradabili e non dannosi per l’ambiente.

Ci sono dei limiti massimi per gli ingredienti naturali.

Oltre alle sostanze vegetali, si possono usare anche sostanze minerali e animali; esempi comuni sono la cera d’api e la lanolina.

Gli ingredienti dei cosmetici naturali non provengono necessariamente dall’agricoltura biologica. A seconda del sigillo, tuttavia, ci sono anche alcune norme su questo punto: lo standard BDIH/COSMOS, per esempio, richiede la coltivazione biologica per alcuni ingredienti a base vegetale.

La sperimentazione animale è proibita: I sigilli NATRUE, BDIH o Ecogea proibiscono la sperimentazione animale sia per il prodotto finale che per i singoli ingredienti. Questo vale anche per la sperimentazione animale nell’estero e per la sperimentazione che ha avuto luogo in passato (a partire da un certo giorno X, stabilita dalla società dell’etichetta). La proibizione di possibili sperimentazioni animali al di fuori della Germania e la regolamentazione del giorno X superano le direttive legali.

Durante il processo di produzione sono proibiti sia l’ingegneria genetica che le radiazioni ionizzanti.

Cosmetici naturali con ingredienti biologici?

Questa categoria di cosmetici deve contenere un certo percentuale minimo di ingredienti in qualità biologica. I prodotti possono essere certificati con l’etichetta NATRUE se almeno il 70% dei loro ingredienti naturali e seminaturali (di origine vegetale o animale) provengono da coltivazione biologica o dalla raccolta selvatica. L’etichetta Ecogea - Natural Organic richiede, a seconda della categoria di prodotto, il 2,5-25% e oltre a questo una percentuale di sostanze naturali di almeno l’85%.

Cosmesi biologica

Per questo livello della cosmesi come per le etichette di NATRUE, COSMOS, Ecogea e altre vale quanto segue:

Per essere certificati come "cosmetici biologici" i prodotti devono soddisfare i requisiti dei cosmetici naturali più altri criteri.

Questo include il loro contenuto di sostanze provenienti da produzione biologica. A seconda del sigillo varia molto l’altezza della percentuale. Le certificazioni secondo gli standard NATRUE e BDIH/Cosmos, per esempio, richiedono che almeno il 95% degli ingredienti naturali o seminaturali provengono direttamente dalla natura o siano di origine biologica; per l’etichetta Organic di Ecogea, sono richiesti dal 10 - 100%, a seconda della categoria del prodotto, e una percentuale di sostanze naturali almeno del 95%.

In relazione al totale di tutti gli ingredienti, almeno il 20% deve provenire da coltivazione biologica. L’acqua e i minerali, come anche gli ingredienti di origine minerale non fanno parte della percentuale biologica.

Le eccezioni alla regola del 20% sono i prodotti che consistono principalmente di minerali.

Certe sostanze però devono essere sempre di qualità biologica senza eccezione.

Video: CBD Biocosmesi

Cosmesi "seminaturale"?

Ciò che sembra molto simile ha in realtà grosse differenze: bensì i prodotti cosmetici “seminaturali” contengono sostanze naturali, possono anche contenere un certo numero di sostanze chimiche sintetiche che impediscono al prodotto di ottenere l’etichetta di “cosmetici naturali”. Non ci sono direttive minime per la percentuale di ingredienti vegetali o naturali.

Cosmetici vegetali?

Questi prodotti contengono sostanze vegetali come estratti e oli. Tuttavia, non è prescritta né l’altezza della percentuale di prodotti vegetali né se possano essere aggiunte altri ingredienti.

Cosmetici vegani?

I cosmetici vegani sono privi di prodotti animali, senza eccezione.

Né gli ingredienti né il prodotto finale possono essere stati testati su animali (anche se questo è lo standard per i cosmetici biologici certificati) o provenire da fonti animali, quindi dev’essere rinunciata alla cera d’api, per esempio. Tuttavia, gli ingredienti non devono essere naturali o di qualità biologica.

Fonti

[1] Leinow, Leonard & Birnbuam, Juliana (2019) Heilen mit CBD. Riva Verlag: München, 100.

[2] Attila Olàh (2014) Cannabidiol exerts sebostatic and antiinflammotory effects on human sebocytes. Download del 6 febbraio 2020 [Fonte]

[3] Mounessa, Jessica (2017) The role of cannabinoids in dermatology. Download del 6 febbraio 2020 [Fonte]

[4] LEVELS OF CERTIFICATION, ECOEGA - Institute for Quality and Innovation of Natural and Organic Products. Download del 6 febbraio 2020 [Fonte]